mercoledì 22 giugno 2016

La voce che 'sente'


La voce è lo specchio dell’Anima. Non gli occhi.
Musica che scivola nel petto, fluido che si inietta nelle vene, brivido che si riverbera nella testa accendendo sinapsi emotive senza fine. Un diapason che scuote di onde le viscere, come un maremoto perpetuo, insonne e ineluttabile. 
Questo è la voce, di chi oltrepassa il confine sterile delle parole per versare il loro vero contenuto direttamente dal suo spirito allo spirito di chi ascolta. Un travaso di essenze vitali che disseta e nutre in un ancestrale ritorno alle origini, al paradiso perduto, alla Grande Madre.
Poesia, magia, spiritualità, sacralità, follia, delirio, morte, rinascita…sarebbero solo lettere inanellate tra loro dalla logica della grammatica eppure svuotate di senso se non fossero sottese da una voce che, oltre a parlare, ‘sente’. E’ questo saper ‘sentire’ l’altro - l’amato, il desiderato - a trasformare la voce nello specchio dell’Anima. Specchio che a quel punto - il punto del non ritorno - diventa a due facce: il reciproco specchiarsi diventa il tramite tra due universi che si toccano, tra due vissuti che si fondono in una sola realtà. E la voce allora si fa ponte tra quelle due esistenze inconsapevolmente in cammino l’una verso l’altra, calamitate da invisibili maglie che sempre più stringono la morsa.
In questo specchio a due facce confluisce Tutto: il caldo e il freddo, la pazzia e la ragione, il satiro e la vergine, il puro e il peccaminoso. Il sì e il no. Gli estremi si corteggiano, gli opposti si compenetrano e i paradossi si sposano.
La voce che ‘sente’ è lo specchio dell’Anima. Non gli occhi.
E io sento la tua.