mercoledì 3 dicembre 2014

SVIZZERA, LA PICCOLA NAZIONE DALLE GRANDI TRADIZIONI


UN PUZZLE MULTICOLORE DI NATURA, STORIA E CULTURA


Verde come le sue valli, azzurra come i suoi laghi, bianca come le sue vette: è la Svizzera, piccola Nazione dalle grandi tradizioni

  
SWISS TRAVEL SYSTEM: IL MODO PIU’ INTELLIGENTE PER VISITARE IL TERRITORIO ELVETICO
Poche sono le nazioni in cui Natura e Cultura si prendono sottobraccio, unite in una simbiosi perfetta. Una di queste è certamente la Svizzera: microcosmo di montagne innevate, romantici laghi e rigogliose valli che avvolgono città industriose dal fiero passato, quasi a volerle mantenere intatte, scolpite tra terra e cielo. Ognuno dei 26 Cantoni rappresenta una cartolina a sé: diversi per tradizioni, dialetti e profilo paesaggistico, si incastrano l’uno con l’altro come tanti piccoli tasselli di un unico puzzle colorato.
Per questo vale la pena esplorare la Svizzera in maniera capillare, per apprezzare tutti i suoi volti, dalle città d’arte ai piccoli borghi di montagna. E la maniera più intelligente per farlo è quello di affidarsi alla sua rete di trasporti. In particolare, Swiss Travel System è l’unione di diverse società di trasporti che offre ai viaggiatori di tutto il mondo la possibilità di usufruire di tutti i mezzi pubblici su una tratta di circa 26.000 chilometri con l’acquisto di un solo biglietto, lo Swiss Pass. Con questo biglietto unico, acquistabile anche in rete, è possibile viaggiare su treni interregionali e regionali, tram, autobus, metropolitane, autopostali e battelli in totale libertà, evitando imprevisti, code e soprattutto ritardi, vista la leggendaria puntualità svizzera. Non solo: lo Swiss Pass contempla l’ingresso gratuito in oltre 470 musei in tutta la Svizzera, un numero davvero straordinario.
Il link tra Natura e Cultura si traduce così in un’esperienza esemplare ed educativa perché, oltre ad assicurare spostamenti confortevoli ed economici, tutela la salute di un paesaggio unico al mondo, scoraggiando l’uso delle auto e quindi evitando l’inquinamento dell’aria.



SAN GALLO, LA CITTA’ DEI TESTI E DEI TESSUTI
Dal Canton Ticino si raggiungono i Cantoni della Svizzera orientale in circa tre ore di treno, con l’Eurocity che silenziosamente fende pittoresche valli e costeggia placidi laghi.  
San Gallo sembra uscita da una fiaba, adagiata tra il lago di Costanza e l’Appenzellese. Piccola metropoli dallo spirito cosmopolita, fonde un passato pregno di cultura a un presente di grande imprenditorialità. Il nome della città deriva dalla fondazione del monastero voluto dal monaco irlandese San Gallo, intorno all’anno 612, monaco di cui si narrano curiose leggende. Già dal 747 il monastero ha seguito il rigore benedettino che prevedeva lo studio contemplativo dei libri: da qui la costruzione di una biblioteca e il fervore culturale della città. L’area monasteriale con la cattedrale barocca e la biblioteca rococò (in cui sono conservati 170'000 documenti, alcuni dei quali scritti a mano risalenti a un migliaio di anni fa) hanno reso San Gallo, dal 1983, sito del Patrimonio Culturale dell’Umanità. Tutt’attorno al cuore monasteriale si diramano le viuzze in pavé e percorrendole si sguscia quasi impercettibilmente dal passato al presente, dall’austerità medievale al brio della modernità. Le tracce del Medioevo sono tuttora visibili e ben conservate nel profilo architettonico della città. Un esempio sono gli Ercker, ossia i bovindi – o finestre a sporto - che dalle case s’affacciano sulle strade. Scolpiti in pietra o intarsiati in legno, i bovindi esprimevano in origine la ricchezza della famiglia che vi abitava e ogni simbolo dipinto o intarsiato raccontava una storia. Sorprende piacevolmente l’accostamento di stili diversi – barocco, rococò e classico - con strutture moderne, o decisamente all’avanguardia, come gli edifici firmati dall’architetto spagnolo Calatrava.
Dal Medioevo fino al 19 secolo, San Gallo si è sviluppata come centro tessile e oggi un prestigioso museo, il Textilmuseum, testimonia l’importanza che nei secoli hanno avuto i tessuti, in particolare pizzi e ricami, sia per l’economia interna della città, sia per i rapporti commerciali di San Gallo con il mondo, innanzitutto con l’Oriente.
Oggi San Gallo è anche una città universitaria e propone una ricca gamma di proposte culturali tutto l’anno, in teatri e musei. Quando la stagione si fa più dolce, la romantica piscina all’aperto in stile liberty Dreilinden-Weiher induce al relax, mentre le valli circostanti sono un goloso invito per escursionisti, amanti del trekking e della bike.
Infine, San Gallo offre un’ulteriore attrattiva: la cucina. I sapori qui sono ruspanti perché vengono dalle valli circostanti: dai succulenti bratwurst al formaggio Appenzeller, dalla birra artigianale al Biber, un dolce tipico a base di ginger e altre spezie ripieno di pasta di mandorle, particolarmente apprezzato durante le feste natalizie.

Dove dormire
L’Hotel Oberwaid, a pochi minuti di tram dal centro della città, ha una particolarità che lo rende unico a San Gallo. Oltre ad essere un moderno quattro stelle con ogni comfort e vista privilegiata sul lago di Costanza, è un noto centro di cure per il benessere psicofisico, immerso nel verde all’insegna del relax. Un centro Tau Spa super attrezzato e seguito da personale medico specializzato è la traduzione attuale di quello che in origine era la Kurhaus, dedicata non solo alla rigenerazione fisica ma anche alla cura di squilibri nervosi. Una ‘smart cusine’ completa le attenzioni per la salute, osservando ogni esigenza dei clienti.

Dove mangiare
Il Ristorante Drahtseilbahn propone le tipiche ricette locali con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Dagli spaezli ai bratwurst, dai roesti ai formaggi si può fare una completa escursione gastronomica resa ancora più piacevole grazie alla birra locale e ai vini delle valli.     



ZURIGO, LA CITTA’ VERDE BACIATA DALL’ACQUA
Ricca, ordinata e pulita: questi sono i primi aggettivi che saltano alla mente quando si pensa a Zurigo. Eppure, nonostante ciò sia vero, questa affascinante città che sorge ai piedi delle Alpi orientali svizzere ha un’altra caratteristica più legata alla natura: è la città dell’acqua. Infatti, Zurigo è lambita dal lago omonimo attorno al quale sorge la città ed è attraversata dal possente fiume Limmat che la divide in due. Non solo: dalla bocca di oltre 1200 fontane pubbliche zampilla un’acqua particolarmente pulita e cristallina, di perfetta bevibilità. Il lago e il fiume offrono moltissimi punti di balneazione ed è un passatempo abituale dei cittadini nuotare in queste acque durante la bella stagione, così come sono un’attrattiva i tanti battelli che organizzano crociere per poter ammirare la città da un punto di vista più naturalistico. Il lago di Zurigo, inoltre, ospita alcune oasi incontaminate, come l’isola di Ufenau e di Luetzelau, raggiungibili anche con agili water taxi.
L’altro aspetto che lega Zurigo alla natura è la grande estensione di aree verdi: parchi e foreste, insieme alla montagna che la sovrasta – la Uetliberg – incorniciano la città in una cartolina da favola. Paradiso per gli escursionisti e per gli amanti degli sport all’aria aperta, Zurigo e i suoi dintorni ospitano volpi, marmotte e uccelli rapaci protetti, oltre a diverse specie di animali custoditi nel grande Zoo. L’ottima rete di trasporti pubblici urbani, inoltre, rende superfluo l’uso dell’auto, alimentando così un ambiente atmosferico sano e godibile.
Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano le origini celtiche di Rapperswil, sul lago di Zurigo, il che dimostra che la regione era abitata già 5000 anni fa. I Romani hanno poi sviluppato l’intero territorio e la ‘città vecchia’ ancora ne conserva alcune tracce. Turicum, da cui deriva il nome attuale della città, era in epoca romana un posto doganale strategico sulla riva sinistra del Limmat. Zurigo è sempre stata culturalmente all'avanguardia e i suoi imprenditori sono diventati l'ossatura della rivoluzione industriale in Svizzera nel XIX secolo. Oggi i trascorsi storici, fortemente legati alle turbolenze religiose tra cattolici e riformisti, si stemperano nel volto più attuale e glamour della città, fatto di arte e di lusso.
Zurigo conta, infatti, ben 50 musei. Il Kunsthaus, museo di arti figurative, ospita ricche collezioni di dipinti, sculture, foto e video, oltre a un’ampia collezione delle opere di Alberto Giacometti. Interessante è anche il Museo Rietberg, uno dei principali centri per l’arte extraeuropea.
A pochi passi dalla stazione centrale di Zurigo, invece, sorge lo Schweizerisches Landesmuseum, il Museo Nazionale Svizzero. La zona ovest di Zurigo è invece un’oasi urbana in continua trasformazione, dinamica e multiculturale, espressione di una città al passo con i tempi.
Il volto più commerciale della città è rappresentato dalla Bahnhofstrasse, la via degli acquisti di lusso, costruita 150 anni fa, ricavata dal fossato che circondava e difendeva la città.
Infine, Zurigo non dorme mai: vanta il più alto numero di locali della Svizzera ed è pertanto un’attrazione anche per i nottambuli. Dal party a ritmo di house-music nel leggendario Kaufleuten, al meglio dagli anni ‘80 nel Mascotte o al gay-party nel Labor Bar, la movida comincia alle 23.00 e prosegue fino all’alba e, quando la stagione lo consente, si estende all’aperto sotto le stelle.

Per quanto riguarda le attrazioni del palato, Zurigo offre un ventaglio gastronomico straordinariamente vario, dai ristoranti più tradizionali ai locali più stravaganti e trendy. Imperdibile un assaggio del famosissimo spezzatino di vitello alla zurighese con funghi e panna (Zürcher Geschnetzeltes) gustato possibilmente in qualche ristorante tipico della città vecchia. Altrettanto appetitoso è il lato dolce della gastronomia, famosa per i suoi maestri cioccolatieri, che fanno di ogni dessert un vero gioiello.

Dove dormire
L’Hotel Storchen ha ospitato, in oltre 650 anni di vita, alcuni dei personaggi più famosi del panorama culturale internazionale. Ricostruito nel 1938 e costantemente ristrutturato, oggi continua a sedurre anche l’ospite più esigente. In posizione strategica – si affaccia sul fiume Limmat e sorge nel centro storico della città – l’Hotel, dedicato simbolicamente alla cicogna (Storchen), sposa la raffinata eleganza della tradizione con i comfort della modernità. L’ambiente intimo e raccolto invita a un soggiorno romantico nel cuore di Zurigo.

Dove mangiare
Il ristorante Zeughauskeller è quanto di più tipico si possa trovare a Zurigo e vanta una lunga tradizione. Ambiente spazioso e sempre affollato, soffitti e tavoli in legno, armature appese alle pareti, atmosfera conviviale e allegra dove poter gustare le ricette tipiche della regione. I piatti abbondanti sono un tripudio di proteine, dai bratwurst alla kartoffelsalat e dopo averli gustati insieme a qualche boccale di birra locale è consigliabile una lunga passeggiata per la città. E’ bene prenotare con largo anticipo.
Il Ristorante Fondue Chalet è un’oasi di ristoro, soprattutto nelle giornate più grigie e fredde. Situato sulla Kalanderplatz, il ristorante in legno, simile a una deliziosa baita, conquista gli avventori con fumanti fondute in diverse variazioni e con la proposta di pregiati vini. Che si tratti di una cena romantica, di una ricorrenza, di un incontro di lavoro o semplicemente di una piacevole serata tra amici, al Fondue Chalet ci si sente come a casa e si ha voglia di tornare.



WINTERTHUR, LA CITTA’ GIARDINO DAL CUORE MEDIEVALE
A pochi minuti di treno da Zurigo, Winterthur è la sesta città svizzera per dimensioni e ospita la più grande zona pedonale d’Europa. Qui la cultura ha una lunga tradizione, tramandata dalle origini medievali, e lo testimoniano i 17 musei presenti, tra cui la famosa Collezione Oskar Reinhart “Am Römerholz” con oltre 200 opere dell’arte europea dei secoli XIV e XX. Mentre il Museo Oskar Reinhart “Am Stadtgarten” conserva circa 500 tele di artisti svizzeri, tedeschi e austriaci dal XVIII al XX secolo. L’orgoglio culturale si esprime anche con il Centro di fotografia, noto a livello internazionale, il Teatro del Casinò, diventato un imprescindibile punto di incontro della scena cabarettistica in lingua tedesca, e lo Swiss Science Center Technorama, dove si possono scoprire da vicino la tecnica e la scienza.
La fitta agenda culturale comprende diversi festival – dall’Afro-Pfingsten, che intende sensibilizzare il pubblico svizzero all’Africa, alle Giornate internazionali del cortometraggio fino alle Settimane musicali di Winterthur e agli spettacoli del Musikkollegium.
Nonostante la lunga tradizione industriale legata alla fabbricazione di motori, locomotive e tessuti, Winterthur è anche una "città-giardino" con moltissimi spazi dedicati a parchi e giardini. Negli incantevoli dintorni di Winterthur, tra boschi, vigneti, lungo il fiume Töss e lungo il Reno, sorgono castelli e roccaforti dal sapore medievale. Da qui è possibile avviarsi per piacevolissime escursioni fino alle cascate del Reno e verso il lago di Costanza, per respirare l’aria salubre di una regione in cui il rispetto per la Natura è un sacro comandamento.

Dove dormire
Il Sorell Hotel Krone è un boutique hotel storico, situato nel cuore della città, all’interno della zona pedonale. Con le sue 40 camere di fine design e tutti i moderni comfort è l’ideale per i viaggi d’affari, per gli amanti della cultura e per le famiglie. Il ristorante gourmet Pearl è stato premiato con 16 punti GaultMillau e particolarmente apprezzati sono anche l'accogliente bistro La Couronne e il Lobby Bar.

Dove mangiare
Ospitato nell’ambiente spazioso del Museo fotografico, il Bistrò George è un punto d’incontro appetitoso davvero originale. Pare che qui si possa gustare la miglior pasticceria della città insieme ai piatti tradizionali felicemente reinterpretati a regola d’arte, come la collocazione giustamente richiede.



BOX
Il mese di dicembre offre un motivo in più per visitare San Gallo, Zurigo e Winterthur. Sono i mercatini di Natale a colorare di magiche luci queste città già seducenti, stemperando il freddo invernale con i buoni sapori e profumi che le bancarelle emanano per le vie. Non solo manufatti artigianali da acquistare come romantico ricordo ma anche golosità gastronomiche da consumare in compagnia: si mescolano piacevolmente gli aromi di fondue e bratwurst, torta di mele e biberli, birra e ghulwein, un corposo vino rosso caldo molto speziato che ha il potere di sconfiggere l’aria pungente infondendo un piacevole benessere.
Dai fiabeschi mercatini di San Gallo a quello più imponente di Zurigo (che è il più grande mercato di Natale coperto d’Europa) fino a quelli di Winterthur con la sfilata di 750 Babbi Natale, ogni sosta dona la sensazione di tornare indietro nel passato. Quello di un’infanzia magica, colma di cose belle e buone.  



INFO:
Svizzera Turismo

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