venerdì 15 novembre 2013

IL VINO ITALIANO SOSTENIBILE SI CERTIFICA CON “MAGIS”




La Sala Stella Polare del Centro Congressi a Fiera Milano Rho è gremita. L’appuntamento del 14 novembre è con Magis, progetto di ecosostenibilità firmato Bayer CropScience. In occasione del convegno “Il vino italiano sostenibile si certifica con Magis”, Bayer CropScience Italia, riceve la certificazione dall’ente terzo indipendente DNV Business Assurance. Questa è una delle tappe fondamentali di un progetto in costante divenire. Magis nasce 5 anni fa e da allora ha arruolato circa 150 aziende vitivinicole italiane.
Un parterre d’ospiti d’eccezione per raccontare cos’è Magis, cosa significa Sostenibilità e qual è il ruolo della Comunicazione: Domenico Zonin, Unione Italiana Vini; Attilio Scienza, Università Statale di Milano; Emilio Defilippi, Assoenologi; Massimo Berlin, DNV Business Assurance in Italia; Silvio Cittar, Bayer CropScience; Enrico Giraudi, J. Walter Thomson. L’incontro, condotto dalla brava Anna Scafuri, giornalista RAI, è culminato con la consegna delle prime certificazioni Magis da parte di Roberto Rabachino, Associazione Stampa Agroalimentare.
Cos’è Magis. Il progetto nasce da una domanda: cosa chiedono i consumatori italiani? Chiedono trasparenza nel bicchiere, per gustare con fiducia la piacevolezza del vino. Magis certifica un modo di fare fondato su principi di sostenibilità: il rispetto per la Terra e per il consumatore; il “fare sempre meglio” come vocazione e modello etico; una profonda e dettagliata conoscenza del processo produttivo e della materia prima. Da oggi, per chi acquisterà una bottiglia di questi vini, Magis si tradurrà in una garanzia di trasparenza e credibilità, grazie al coinvolgimento di un Comitato tecnico-scientifico presieduto da Attilio Scienza, padre ideale di Magis. Il protocollo Magis fornisce dunque una guida pratica per la gestione sostenibile del vigneto e sarà costantemente aggiornato per adeguarsi alle necessità di ogni regione, biodiversità e cambiamenti climatici. Quattordici aziende vitivinicole italiane ricevono la certificazione Magis e altre cinque la riceveranno a breve: i loro vini potranno così utilizzare il marchio Magis sulle bottiglie. La certificazione è anche un passaporto per sostenere con fierezza le dinamiche del mercato globale.
Cosa significa Sostenibilità. Crescere assieme e fare sempre meglio: questo è Sostenibilità.  L’agricoltura sostenibile fa solo quel che serve, dove e quando serve, rispettando la salute del suolo e del vigneto. Questo non significa “biologico” ma “fare” con un equilibrato senso della misura senza abusare del potere dell’uomo sulla Natura. Il suolo è complesso e anche un piccolo vigneto va capito affinché produca un vino di qualità senza sacrifici. Magis stimola l’attenzione dei viticoltori al linguaggio del terroir, affinché un’autodiagnosi sia il primo passo per una viticoltura sostenibile. Il concetto di sostenibilità è pertanto destinato a diventare “normalità” di un processo che riguarda tutta la filiera. Solo così è possibile “degustare con piacere un bicchiere di vino ad occhi chiusi”, con fiducia e consapevolezza.
Il ruolo della Comunicazione. Per poter degustare ad occhi chiusi occorre “fare aprire gli occhi ai consumatori”. Così Roberto Rabachino sintetizza il ruolo della Comunicazione. L’informazione deve accompagnare il progetto per educare e infondere fiducia. Dentro ogni bicchiere di vino c’è sempre il sacrificio di donne e uomini, la comunicazione deve servire anche a raccontare questo, da qui l’importanza di un’etichetta che garantisca Sostenibilità. Il logo Magis è sintesi eloquente del progetto: linee e colori evocano la naturale conformazione dei vigneti italiani, con una semplicità che infonde fiducia.
Al termine della conferenza, dopo la consegna delle certificazioni alle aziende vinicole, la parola passa all’Amministratore Delegato di Bayer CropScience Italia, Karina von Detten:
Sono orgogliosa di ricevere oggi questo riconoscimento che va a tutti i nostri collaboratori perché hanno creduto e attivamente sostenuto la crescita di un progetto che, con la certificazione dei primi vini, è destinato a diventare un emblema della sostenibilità e del “fare di più, sempre meglio” come vocazione e modello etico di riferimento.